DELLA PROVINCIA STORICA DI CAGLIARI

Sentiment di mercato 2021

Il 2021 mette fine all’andamento emergenziale del 2020, dove a livello nazionale e su base annua, si era registrato una diminuzione delle transazioni del 3,6% (sicuramente contenuta), rilevando nell’anno appena passato una significativa ripresa del mercato immobiliare.

Infatti il 2021 ha rappresentato un anno particolarmente positivo per il mercato residenziale, anche se le tragiche novità che segnano questa prima parte del 2022, le note vicende dell’Ucraina con tutte le relative conseguenze e il presentarsi di livelli di inflazione mai sperimentati negli ultimi vent’anni, avrà probabilmente impatti anche sull’andamento del mercato immobiliare interno.

SCENARIO REGIONALE E PROVINCIALE IN SARDEGNA

Le compravendite nel 2021 mostrano – come detto – un grande incremento a livello regionale del 33,50% rispetto al 2020 con 16.967 transazioni normalizzate (rispetto alle 12.705 del 2020).

Per quanto riguarda la “vecchia Provincia di Cagliari” c’è sempre un incremento del 24,79%, tuttavia più contenuto rispetto al dato regionale.

Le compravendite riferite ai capoluoghi, mostrano dunque un incremento, in particolare quelli di Oristano (+39,3%) e Sassari (+33,8%) registrano gli incrementi maggiori, seguiti dai dati di Nuoro (+28,5%) e Cagliari (+24,8%).

Vista la situazione in cui versa l’Europa negli scenari attuali geopolitici-economici, se pur di fronte ad un incremento delle transazioni di compravendita immobiliare, occorre acquisire i dati con significato relativo visto che anche l’economia europea è per alcuni versi certamente instabile, considerata la facilità con la quale si potrebbe determinare un crollo del mercato di dimensioni più ampie rispetto a quelle registrate ad oggi, dovute, alle conseguenze della situazione emergenziale Covid pandemia da Covid-19 ancora parzialmente in corso, e alla guerra in corso tra l’economia Russa e l’economia transatlantica.

Il cittadino italiano vive attualmente una situazione economica dove il potere d’acquisto al col passare degli anni diminuisce in modo inversamente proporzionale al carovita; fortemente correlato è il tema del calo dell’occupazione in Italia ancor di più in Sardegna, e quindi il calo di reddito disponibile che potrebbe provocare il rinvio di molte decisioni di acquisto.

Anche lo scenario dei mutui è cambiato a partire dalla primavera 2021.
La ripresa post-pandemica è stata più forte del previsto, si è verificata una pressione della domanda sull’offerta, con il conseguente aumento dei prezzi.

Si pensava si trattasse di un fenomeno di breve durata, e i mesi a venire hanno smentito questa lettura.
La situazione è ulteriormente peggiorata con lo scoppio della guerra in Ucraina che ha privato l’economia globale di enormi quantità di materie prime, facendo impennare i prezzi delle commodity, soprattutto quelle energetiche.

Il risultato è che a Maggio 2022 i prezzi dei beni al consumo sono cresciuti nell’Eurozona di ben l’8,1% sui dodici mesi, in forte accelerazione rispetto al +7,4% di Aprile 2022, cifre che si confrontano con il 2% di Maggio 2021.

Acquistare un bene immobile dunque, diventa tendenzialmente ancora la modalità di investimento migliore dell’investimento bancario, e in Sardegna i dati sulle transazioni confermano appunto la tendenza.

Il Centro Studi FIAIP del Collegio di Cagliari conferma, per quanto riguarda il residenziale, gli elementi congiunturali rispetto alla media nazionale mentre per il non residenziale evidenzia una continua fase di difficoltà del mercato che, tuttavia, rispecchia approssimativamente quanto succede a livello nazionale.

Il quadro sin qui delineato, come detto in apertura, se pur migliorato rispetto all’anno scorso descrive un futuro di mercato immobiliare instabile, ragionevolmente mutuabile rispetto al quadro economico globale.

A cura ufficio studi Fiaip Cagliari